Femminilizzazione dell’istruzione: sfide e opportunità nel sistema educativo italiano
- Agnese Mautone
- 24 mar
- Tempo di lettura: 2 min
L’insegnamento in Italia: una professione al femminile, ma a che prezzo?
L'insegnamento in Italia è storicamente dominato dalle donne, ma quali sono le conseguenze di questa femminilizzazione dell'istruzione sulla nostra società e sul sistema educativo?
Il ruolo delle donne nell’insegnamento
Nell’anno scolastico 2019-2020, il personale scolastico a tempo indeterminato nella scuola statale italiana era composto per l’82,9% da donne, un dato in aumento rispetto a dieci anni prima. Da sempre, l’accesso delle donne all’insegnamento ha rappresentato una forma di riscatto sociale, offrendo loro un ruolo importante nella società.
Tuttavia, questa predominanza femminile ha contribuito a consolidare stereotipi: nelle scuole dell’infanzia, ad esempio, il lavoro educativo viene ancora percepito come una mera funzione di cura e accudimento, piuttosto che un momento essenziale per lo sviluppo dei bambini da 0 a 6 anni.
Femminilizzazione dell’istruzione
La femminilizzazione dell’istruzione in Italia ha radici storiche, ma oggi solleva interrogativi cruciali. Con una maggioranza di donne nell’insegnamento, soprattutto nei primi gradi scolastici, emergono disuguaglianze nei ruoli apicali e una carenza di modelli maschili per i bambini. Per un sistema educativo più equo, servono strategie che promuovano inclusività e un bilanciamento di genere.
Le disparità nei ruoli apicali
La presenza maschile aumenta nei livelli superiori del sistema scolastico:
Nelle scuole secondarie di primo grado, il 22% degli insegnanti è uomo.
Nell’istruzione tecnica e professionale, la percentuale maschile cresce significativamente, con uomini che insegnano discipline come meccanica, chimica e fisica.
Questa tendenza si accentua ulteriormente nei ruoli dirigenziali: il 45% dei dirigenti scolastici è uomo, nonostante la maggioranza del personale docente sia donna. Anche nell’università, le disparità diventano evidenti salendo di grado accademico. Sebbene le donne rappresentino quasi la metà dei ricercatori, solo il 24,8% arriva al ruolo di professore ordinario.
La mancanza di modelli maschili nell'istruzione
Un’altra questione cruciale è la scarsità di modelli maschili per i bambini, specialmente nei primi gradi di istruzione. Diversi studi dimostrano l’importanza di figure educative equilibrate per la crescita dei più piccoli. Tuttavia, pochi paesi europei hanno avviato strategie concrete per attrarre uomini nelle professioni educative.

Strategie per il futuro
Il Consiglio Europeo ha incluso, nelle sue strategie 2021-2030, la promozione di equità e inclusività nell’istruzione, evidenziando la necessità di bilanciare il rapporto tra uomini e donne nelle scuole.
Ma quali saranno le misure adottate in Italia per raggiungere questo obiettivo? Investire in formazione, campagne di sensibilizzazione e politiche di reclutamento mirate potrebbe essere la chiave per un’istruzione più inclusiva e bilanciata.
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