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Lavoravo alla scuola dell’infanzia

Aggiornamento: 31 lug 2023

Erano iscritti al primo anno due bambini di 3 anni: Federico e Lisa. Le mamme dei bambini prima con titubanza, poi con sempre più in confidenza, mi espongono il loro progetto: creare un luogo d’apprendimento diverso, nuovo per i loro figli.




“… Quando ero adolescente mia zia Marilisa, la zia artista, mia aveva regalato un libro che aveva dei bellissimi disegni ad acquarello, ma la cosa che mi ricordo, erano le storie che raccontava questo libretto. Di una signora di mezza età, che a casa sua, aveva organizzato una scuola. "

Quel libretto l’ho conservato, come una premonizione, che avrei realizzato nella mia vita.


Non conoscevo le due mamme, ma dentro ho sentito che l’occasione che aspettavo si stava concretizzando, che non ero perduta, che nella mia vita c’era un’uscita di sicurezza.

Debora mamma di Lisa e Elena mamma di Federico sono diventate prima amiche e poi socie, abbiamo cominciato a costruire il nostro sogno. Io avevo ben chiaro cosa desideravo, come volevo realizzare il tutto.


Abbiamo così cominciato a progettare L’ATELIER.


“Il libro della zia Marilisa aveva avuto ragione, direi mi ha guidato a realizzare il mio sogno, fatto di tanti ostacoli, ma concreto lì, per me. “


La sera quando andavo a dormire vedevo il disegno della storia del libretto, rappresenta una casa - villetta con dei gradini per salire alla porta con dei fiori sulla balconata. In quei giorni ero euforica continuavo a fare piani a rifarli.

Dopo due anni io continuo a lavorare alla Scuola di stato. In quel periodo stavo davvero male, tanto che il 4 novembre del 2019 ho un’ischemia, non muovo più la parte sinistra gambe e braccio sono lesi. Vado nel panico. Interviene mio fratello Vittorio, osteopata, mi rimette in piedi e io vado in mutua. Controlli, visite non portano a nulla. Solo stress.

Decido di andare in aspettativa. Poi arriva la pandemia, che si configura per me come un tempo di riflessione e di fermata obbligata. Durante la pandemia studio e prendo delle decisioni:

  1. Avrei cambiato casa

  2. Non avrei più lavorato per lo stato italiano

  3. Avrei dedicato anima e corpo al mio sogno.

Il mio sogno era quello di costruire l’Atelier, un luogo diversificato d’apprendimento prende finalmente forma e si organizza sempre meglio.

A conclusione del mio percorso di cambiamenti mi licenzierò come insegnante dello Stato, definitivamente al 31 agosto del 2023.

“Voglio scrivere e disegnare una nuova pagina sul libricino della zia Marilisa”


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