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Mi è sempre piaciuto leggere.

Aggiornamento: 31 lug 2023

Fin da ragazzina ho letto moltissimo. Sono sempre stata una lettrice accanita, ho letto di tutto. Seleziono i romanzi in base a intuizioni, percezioni date dalla copertina, dal titolo e dalle recensioni che leggo su altri articoli o che mi consigliano i librai da cui acquisto. Nelle librerie dove il libraio o la libraia sono competenti, sanno consigliarmi in base alla mia personalità, oppure dalle letture che ho effettuato, con alcuni di loro è nato un dialogo intenso incentrato su ciò che ambedue abbiamo letto.


Quando le mie librerie storiche hanno chiuso, Margaroli a Verbania, per me è stato un lutto, ci ho messo qualche anno a cercare un nuovo posto dove andare a rifornirmi di libri. Sono un’aristocratica, non mi accontento di uno store qualsiasi. I negozi di libri, se non hanno anima non mi interessano, non sono luoghi di riflessione, di nutrimento, di ricerca. Non amo andare in biblioteca perché il libro deve essere mio, non desidero restituirlo, se posso lo compro. Non disdegno gli e- book, sono economici e pratici in un attimo li puoi leggere.


Leggo di pedagogia su internet: articoli, recensioni, commenti. Ultimamente studio i post dei miei colleghi pedagogisti per capire cosa dicono e fanno, li cerco sui social, in internet e analizzo come agiscono, cosa propongono alla loro clientela e come lavorano. A volte mi ispirano, mi donano materiale di riflessione e di studio, dai quali traggo tracce da riproporre nel mio lavoro di pedagogista. E’ un po’ come se fossi un cane da tartufo: sempre alla ricerca del nuovo, del bandolo di una matassa infinita per poter sorreggere il mio pensiero. Quando mi ispirano mi donano un’euforia gioiosa, che riconosco come inizio di un lavoro intellettivo intenso che sfocerà in un’attività, in una proposta, in una riflessione che poi sarà messa in circolo per altre persone.


Di pedagogia leggo in continuazione, la necessità profonda di sapere mi attrae come una calamita. Ultimamente la didattica è stata l‘ambito di studio più affascinante. Per elaborare il mio metodo ho studiato molti testi di didattica, alcuni mi hanno appassionato, altri li ho scartati ritenendoli mnemonici e ripetitivi. Ma le migliori idee e proposte educative su cui lavoro per la mia didattica esperienziale sono i libri per bambini, soprattutto scientifici, storici, geografici. Ci sono autori per ragazzi e ragazze che negli ultimi anni hanno pubblicato dei testi magici, fantastici esaustivi e illustrati ottimamente.

Leggendo questi libri ho elaborato delle proposte didattiche e delle esperienze complete, articolate e ricche di spunti a cui i bambini e bambine, ragazzi e ragazze possono trarre materiale per studiare e scrivere.


Leggo da sempre di attualità, di politica, di strategie economiche e ambientali che trasformano il nostro quotidiano in tempi veloci e inaspettati. Gli articoli di attualità mi affascinano e mi inducono a pensare con altre prospettive alla ricerca di un assetto cognitivo e intellettivo diverso.


Leggere è divenuto un atto costituente del mio essere, non solo per pensare, ma in alcuni casi per guarire dalle mie paranoie, dalle emozioni e dalle ferite. Ho dei libri che hanno segnato alcuni momenti di vita, non sempre ricordo con nitidezza la trama, ho impresso un sentito e un’immagine che probabilmente non è sempre descritta in quella narrazione, ma mi hanno pervaso.

Martedì scorso ho presentato ai genitori dell’homeschooling una conferenza che riguardava l’apprendimento tramite l’educazione alla lettura. Ormai è assodato che la lettura sia un ottimo stimolo per lo sviluppo cognitivo e essere dei buoni lettori fin dall’infanzia mette le basi per lo studio successivo.


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