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Educare alla Bellezza

Il concetto di bellezza va oltre l'apparenza; è la meraviglia che scaturisce negli occhi di un bambino di fronte a una scoperta, l'estasi di un anziano di fronte a un tramonto estivo, il calore di ritrovarsi tra amici, il tenero abbraccio dell'amore, la vita stessa è bellissima. Bello è realizzare un progetto insieme; bello è credere che se agiamo insieme il nostro sogno si realizzerà.

Se la bellezza è un elemento fondamentale della vita, allora abbiamo quasi un obbligo morale di educare alla bellezza. Questo significa riconoscersi come persone, come esseri complessi, capaci di accoglienza, di compiere atti di pace e gentilezza, di dire NO alla violenza ingiustificata, di dire NO all'ingiustizia e alla disattenzione verso il nostro pianeta. Educhiamo alla bellezza perché ne siamo innamorati.


In questa estate calda e assolata abbiamo assistito a tanta violenza perpetrata molte volte sui più fragili, i più deboli. I fatti di Caivano mi hanno dato molto su cui riflettere: mi fanno pensare che la bellezza nelle terre periferiche del “BEL PAESE” si è perduta, non esiste più, l’abbiamo buttata via, oppure è stata talmente calpestata che non ha più senso lavorare per progettare il suo ritorno?


Il governo ha emanato editti che in nessun rigo nominano azioni di bellezza, solo repressione, regole punitive, tentativi volti a ristabilire l’ordine.

Sogno uno Stato democratico che promuova, attraverso un piano educativo nazionale, azioni di Estetica nella quale il bello sia istruzione aperta a tutti e tutte

Sogno un’istruzione dove nel cassetto non sia rinchiuso il cellulare, ma l'arroganza. Sogno una scuola nella quale gli insegnanti e gli educatori siano promotori di uno stile educativo costruito intorno a parole ormai desuete come pace, accettazione della diversità, dell’altro, del profugo.

Sogno una scuola dove la didattica non sia innovativa perché si usano le nuove tecnologie, ma una didattica esperienziale, gestita in compartecipazione con i ragazzi e le ragazze, nella quale gli insegnanti e il personale educativo sia felice di lavorare. Con la consapevolezza che se gli adulti sono felici, creano relazione educative gioiose e profonde con gli alunni, belle ed aperte alla vita.


Sogno un piano educativo nazionale nel quale si investano tutti i soldi tolti alla scuola con la legge Gelmini, e se ne aggiungano altri tolti al malaffare.

Un piano educativo nazionale nel quale i progetti nascono con i ragazzi e le ragazze e con tanti educatori ed educatrici. per rendere praticabile la bellezza della nostra Costituzione.

Un sogno… Bellissimo.


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