I preadolescenti, nonostante la crescente presenza delle tecnologie digitali, mantengono un'insaziabile voglia di giocare, esplorare e socializzare con i loro coetanei. Questa fase della vita è caratterizzata dalla scoperta di avventure autonome, chiacchiere spensierate e risate contagiose, lontano dagli occhi vigili degli adulti. La necessità di trascorrere tempo con i propri pari rappresenta un imperativo primario durante questa fase di crescita. Tuttavia, la realtà è che nelle nostre comunità, spazi appositamente dedicati a loro sono spesso assenti.
Ecco perché è comune vedere gruppi di preadolescenti occupare parchi giochi destinati ai più giovani, dando vita a giochi rumorosi e talvolta poco consapevoli delle esigenze degli altri. La sfida che sorge è: perché non progettare spazi all'aperto specificamente concepiti per loro? Questi spazi dovrebbero offrire luoghi in cui potersi dare appuntamento e incontrarsi, angoli ideali per conversazioni e scambi di confidenze, momenti di allegria senza ulteriori distrazioni.
Riflettendo su una recente esperienza, ho notato un gruppo di ragazzine preadolescenti divertirsi per ore sui giochi dei parchi pensati per i più piccoli, ed erano felici semplicemente di star insieme. Pur apprezzando la loro gioia, ho riflettuto su come non siamo ancora in grado di progettare arredo urbano diversificato a secondo delle esigenze e delle tappe evolutive.
Potremmo immaginare spazi di arrampicata, zip line, liane e rifugi, case sugli alberi, ma anche coinvolgere i giovani nel processo di progettazione urbana. Questa collaborazione non solo crea un senso di appartenenza, ma incarna anche una responsabilità democratica: "Questo spazio è nostro, dobbiamo rispettarlo, preservarlo e contribuire alla sua cura". La co - progettazione è un “orecchio acerbo” scriveva in una poesia Gianni Rodari; questa pratica non è solo un atto di ascolto, ma un esercizio politico da parte delle amministrazioni che si muovono vers giovani, attenti alle loro necessità sociali, culturali e di movimento.
Dunque, perché non costruire parchi giochi su misura per i preadolescenti, con spazi creati insieme a loro per favorire il loro sviluppo e coinvolgimento nella comunità? L'importanza di spazi adeguati per i preadolescenti risiede nell'opportunità di coltivare una crescita equilibrata, non solo fisica ma anche sociale ed emotiva. Consentire loro di esplorare, condividere e divertirsi in ambienti pensati appositamente, non solo favorisce l'interazione tra coetanei, ma insegna anche il valore della convivenza e del rispetto reciproco sin da giovani.
La co-progettazione urbana di spazi giovanili con i giovani stessi non è solo un'occasione per rispondere alle loro esigenze, ma è un passo verso la creazione di cittadini consapevoli e partecipi. Coinvolgendo i preadolescenti nella pianificazione dei loro spazi, si coltiva un senso di responsabilità verso l'ambiente circostante, favorendo un legame duraturo con il luogo in cui vivono.
È tempo di abbandonare l'approccio standardizzato nell'urbanistica e di abbracciare un approccio più inclusivo e attento alle fasi di crescita dei giovani. Costruire parchi gioco a misura di preadolescenti non solo risolve la carenza attuale, ma pone le basi per una società futura più consapevole e armoniosa, dove il dialogo tra generazioni diventa fondamentale per plasmare comunità sostenibili e vitali.
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