Mio figlio – figlia a settembre inizia la prima media: come accompagnare il passaggio alle medie
- Agnese Mautone
- 4 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Il cambiamento dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado è sempre complesso. Si tratta di una transizione che coinvolge emozioni, aspettative e timori da parte di bambini, genitori e insegnanti. Un passaggio che può essere vissuto con entusiasmo, ma anche con un po’ di smarrimento. Come possiamo affrontare con equilibrio il passaggio alle medie?
Il punto di vista dei ragazzi: voglia di crescere, ma anche domande
Chi termina la scuola primaria sente il bisogno di sentirsi “grande”. I ragazzi e le ragazze cercano nuovi spazi, relazioni più mature, stimoli adeguati alla loro età. Allo stesso tempo, emergono domande spontanee, spesso non esplicitate: Sarò in grado di affrontare i compiti delle medie? Mi sentirò all’altezza delle nuove richieste? Durante l’estate questi pensieri si affievoliscono, ma riaffioreranno con forza a settembre.
Genitori tra scelte, ansie e aspettative
I genitori, invece, spesso iniziano a preoccuparsi con largo anticipo. La scelta della scuola avviene a volte senza strumenti di orientamento chiari, basandosi su vicinanza geografica, suggerimenti di conoscenti o appartenenze sociali.
Ciò che genera ansia è molto umano:
Il carico di compiti sarà troppo?
Mio figlio o mia figlia troverà una classe accogliente?
Ci saranno insegnanti stabili e competenti?
Riuscirò ad aiutarlo/a davvero?
Insegnanti: professionisti spesso dimenticati
Anche gli insegnanti delle classi prime si trovano ad affrontare grandi sfide educative. Operano in una fascia d’età in cui il bisogno di contenimento si mescola con la spinta verso l’autonomia. Il passaggio alle medie coinvolge anche loro: chiamati ad accogliere, orientare, stimolare senza sovraccaricare. Un lavoro prezioso che spesso non riceve sufficiente attenzione e supporto istituzionale.

Passaggio alle medie: come prepararsi con equilibrio
In questa fase così delicata, serve accompagnare senza pressione. Alcuni piccoli gesti possono fare molto:
Progettate un’estate leggera ma significativa: tempo nella natura, esperienze di gruppo, tempo libero autentico.
Parlate con i vostri figli: condividete timori, aspettative, ma con un linguaggio positivo e rassicurante.
Ripassare con leggerezza: esercizi semplici, letture condivise, giochi educativi.
Curate il benessere familiare: prima della prestazione scolastica, viene il legame.
Se è vero che l’ingresso nella scuola secondaria rappresenta un cambiamento strutturale, è anche un’occasione per sperimentare nuove autonomie. Abbiamo il compito, come adulti, di creare un clima di fiducia, non di anticipare problemi.
Il passaggio alle medie non va risolto, va accompagnato.
È lì che si costruisce il futuro modo di apprendere dei nostri ragazzi – e anche la nostra relazione con loro.