Negli ultimi anni, l'attenzione verso l'ambiente e i principi green ha assunto un ruolo centrale persino nell'ambito dell'istruzione. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha tracciato le linee guida per l'educazione alla cittadinanza, con l'importante obiettivo di promuovere l'educazione ambientale e incentivare il coinvolgimento personale di ogni individuo nella salvaguardia del pianeta e della sua preziosa biodiversità. Questo passaggio strategico ha permesso alle scuole di tutti i livelli di divenire spazi di co-progettazione, di attenta tutela, studio e ricerca.
Un notevole sviluppo è stato osservato grazie all'emergere di scuole immersi nella natura, le Scuole nel Bosco, spesso sostenute dal settore non-profit. Queste istituzioni hanno promosso un coinvolgimento profondo delle famiglie e hanno dato vita a nuovi modelli educativi che abbracciano l'etica ambientale, l'armonia con l'universo, la terra e la consapevolezza di sé. In questo contesto, si sono sviluppate pratiche didattiche mirate a minimizzare l'impatto ambientale, promuovendo al contempo il rispetto di sé e delle dinamiche relazionali.
Tuttavia, nonostante questi progressi, molti giocattoli destinati all'infanzia continuano ad essere realizzati in plastica derivante dal petrolio, soprattutto quelli legati all'acqua e alla sabbia. L'uso eccessivo di accessori come salvagenti di grandi dimensioni, sparsi ovunque e poi abbandonati, palette, secchielli, camion e formine, acquistati in quantità esorbitanti ogni anno, solleva interrogativi sul loro smaltimento. Perché non considerare l'opzione del riuso, magari cercando ciò che serve per una giornata al mare presso mercatini dell'usato o siti dedicati?
Ma sorge un'ulteriore domanda: è possibile conciliare l'etica con le esigenze dei bambini? Non è sufficiente che ogni bambino abbia una paletta e un secchiello, serve altro? è giusto che abbiano altro?
La questione della sostenibilità si estende poi anche agli adolescenti. Sono davvero "green"? Non di rado si abbandona il cibo di provenienza da fast food, come quello di McDonald's, in qualsiasi luogo. L'uso costante dei dispositivi cellulari comporta il bisogno di ricarica, mentre i mezzi di trasporto a motore come motorini e monopattini contribuiscono all'inquinamento. Nell'adolescenza, la scuola ha una portata limitata nel modificare questi comportamenti; qui, siamo i genitori a giocare un ruolo cruciale nell'educazione alla sostenibilità, sia a casa che nei contesti esterni.
Non possiamo scaricare unicamente sulla scuola il peso della responsabilità: dobbiamo fare la nostra parte. Spetta a noi adulti educare in merito all'ambiente attraverso il nostro esempio, sia all'interno delle mura domestiche che fuori. Una semplice azione, come portare a casa il sacchetto del picnic invece di abbandonarlo nel parco, può generare un impatto significativo. La pratica della raccolta differenziata in casa rappresenta un atto non solo deliberato ma anche un riflesso dell'attenzione educativa verso la nostra comunità. Un cambiamento di mentalità si verifica quando noi adulti ci impegniamo a cambiare, accettando che anche il nostro comportamento ha un impatto sul cambiamento climatico: l'uso consapevole dell'automobile, del condizionatore, la scelta del riutilizzo di cibo, abiti e oggetti. Molto resta ancora da compiere, ma il nostro pianeta cambierà solo se noi lo scegliamo.
Quello che dovremmo fare è abbracciare la sfida della sostenibilità educando fin da piccoli: in un mondo che affronta crescenti sfide ambientali, l'educazione green rappresenta un pilastro fondamentale per garantire un futuro sostenibile. L'attenzione all'ambiente e l'incoraggiamento alla responsabilità individuale devono iniziare fin dall'infanzia, plasmando valori e comportamenti che si riverberano nella vita adulta.
Il coinvolgimento delle scuole, delle famiglie e dei genitori è essenziale per creare un impatto duraturo sulla prossima generazione, affinché cresca consapevole, rispettosa dell'ambiente e impegnata nel plasmare un mondo migliore per tutti. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, affinché il cambiamento verso la sostenibilità sia una realtà tangibile e duratura.
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